Con un sorriso ancora suo

28.09.2018


Una narrazione di grande intensità saldamente ancorata alla realtà storica, che attraversa, stilisticamente e linguisticamente, tutta la miglior tradizione narrativa italiana - il 'che polivalente' di Boccaccio ad esempio - fino alla modernità del 1973. Anno chiave nella storia italiana: fine del boom economico, crisi energetica, terrorismo interno e colpi di stato esteri, inizio della crisi della sinistra, diffusione di massa della droga, americanizzazione della società. Su questo fondale si dipanano due storie: quella di Misa e Adel, due danneggiati psicologicamente, lui dalla famiglia, lei dal perbenismo. Misa, studentessa universitaria nei primi capitoli suscita antipatia, ma poi, scalfita l'apparenza propria di ogni essere umano, nasce la pietas e la curiosità di conoscerla meglio, così anche per Adel. Quella di Carla e Jacopo, invece, pone il problema dell'identità della natura del maschile e del femminile: in pratica, amandosi ma separandosi, ci dicono che, se ami veramente, devi avere un'identità, ma devi rinunciare a gran parte di essa per l'altra/o; la "luce dentro di sé" che si accende nell'intimità gli fa capire proprio questo, e per il momento non sono in grado di farlo. Intrecciate: Jacopo ha avuto una relazione con Misa e, con le sue lezioni, ha permesso a Misa di diplomarsi e di andare all'università.

Oltre ai coprotagonisti, ci sono due personaggi emblematici: Joe, prodotto della cocacolizzazione della società e Valda, dolente prostituta preoccupata per il figlio. Il romanzo applica, inconsapevole l'Autore, le Lezioni americane di Calvino. Leggerezza, non superficialità, ma il disincanto dell'ironia; Molteplicità di punti di vista - l'Autore addirittura giudicato da un suo personaggio -; Esattezza, non c'è alcuna genericità di tempi e luoghi; Rapidità, periodi brevi, scorci paesaggistici essenziali; Visibilità, addirittura i pensieri sono personificati. Inoltre: Sapido erotismo. Brevità accattivante anche per il lettore un po' impigrito dal televisore. L'Autore 'danza' con la lingua e cattura il lettore con una prosa poetica o poesia prosastica con assonanze, consonanze, rime, iterazioni: si capisce che si diverte e il Lettore vorrà entrare dentro il romanzo per divertirsi con lui.

Prof. Angelo Floramo




Autore: Ermes Dorigo

Ermes Dorigo, nato a Forni di Sopra (Ud) - dove dominano la vallata alpina le Dolomiti friulane, patrimonio dell'umanità - ha svolto un'intensa attività di critica e letteraria e artistica,oltre che di giornalismo culturale su quotidiani e settimanali. Ha pubblicato su prestigiose riviste in Italia, USA Canada: «Problemi»di Giuseppe Petronio: Carlo Sgorlon, la ragnatela del solipsismo; «Alfabeta», direttori Eco, Volponi, Corti, Leonetti, Spinella, Porta, Calabrese...: Per Maria Zef, I due poliziotti: Colombo e Derrick, partecipando a Milano a diverse riunioni di redazione; «Allegoria» direttore Romano Luperini: Dal sarcasmo all'antifrasi ironica: Il risorgimento di Leopardi; «ZETA» editore Campanotto, Udine: Un viaggio tra inferno e purgatorio; Con gli occhi di Medea...; «La Panarie», Udine: Siro Angeli: un poeta vero; «Tam Tam» di Adriano Spatola & Giulia Niccolai: Poesie visive;«Poliscritture» di Ennio Abate, Scrittura da solitarietà; «Dalla parte del torto» Parma: Etimologia dell'Esistenza ovvero del Tempo e della Morte; «Forum Italicum», University Stony Brook, New York: L'amicizia tra Pietro Metastasio e il conte udinese Daniele Florio attraverso l'epistolario del "poeta cesareo"; la canadese «Rivista di Studi Italiani», diretta da Anthony Verna dell'Università di Toronto: Giovanni Artico di Porcia e il Progetto ai Letterati d'Italia d'iscrivere le loro Vite; sempre su questa rivista: La polimorfia della luna nei Canti di Giacomo Leopardi e La novella di Madonna Dianora, Decameron (X,5) di Boccaccio; un ampio saggio su I codici della Divina Commedia in Friuli lo ha pubblicato su «Dante Studies», rivista ufficiale della The Dante Society of America.

In prosa ha pubblicato Neuterio della lontra, con prefazione di Claudio Magris (premio Casentino 1987); ( Altri: Premio Campello (PG) di Poesia, 1974; Premio Cultura Sarda, Premio Gianfrancesco da Tolmezzo; Premio speciale della Giuria per la poesia, Casentino),Nello specchio incrinato. Paolo Volponi e Pier Paolo Pasolini (piéce teatrale), 1996; e il romanzo Il finimento del paese, Kappa Vu 2006, con postfazione di Mario Rigoni Stern. In poesia: Esistere! dal compromesso, Urbino 1978; Quadropoesie, 100 copie serigrafate, Urbino 1980; Le ceneri di Pasolini, 1993, Lo sguardo anacronico, 2000. Ha curato criticamente le pubblicazioni di ANONIMO DA TULMEGIO, Canzoniere petrarchesco del XVI secolo, 1988; SIRO ANGELI Anthologica. Il teatro. La poesia. La critica, 1997 (finalista al premio Marino Moretti); SIRO ANGELI, Solevento (Poesie 1928-1931), 2008. E' autore della biografia Michele Gortani, Studio Tesi, 1993.(Salvo indicazioni contrarie tutti i libri sono editi da Campanotto); Umanisti a Tolmezzo nel 1500, Andrea Moro Editore, Tolmezzo, Udine: 2014.

Per circa un decennio (1987-1999 con un'interruzione tra il 1994/95) Direttore della Biblioteca Civica e per diversi anni delle Attività espositive a Palazzo Frisacco di Tolmezzo.

Ha collaborato con 9 schede su umanisti tolmezzini del 1500 al Nuovo Liruti. Dizionario biografico dei Friulani, vol. II, tomi 3, Udine: Forum, 2009.

Docente nelle scuole superiori dall'AA 1999-2000 all'AA 2008-2009 è stato Supervisore e Docente nei laboratori di didattica della Lingua e della Letteratura italiana alla SSIS della Università di Udine




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